Trovo surreale e offensivo che Maurizio Volpato attacchi i sindaci PD dei tre comuni che, lui stesso, vorrebbe si fondessero, con toni inaccettabili nel confronto politico. Intanto perché urge ricordare che, alla prova delle urne,gli amministratori del PD hanno mostrato il proprio radicamento e la capacità di interpretare la volontà dei cittadini. Cosa che, risultati elettorali alla mano, non si può dire altrettanto della lista che Volpato ha presentato in diverse occasioni.
In secondo luogo, anche il progetto di Città Comune è giunto al referendum solo grazie a molti esponenti del Partito Democratico, consentendo ai cittadini di esprimersi. Insomma Volpato fa una semplice polemica da campagna elettorale.
Stupiscono i toni, ben oltre i limiti dell’offesa personale, usati dallo stesso Volpato: sarebbe questo il “nuovo”, la classe dirigente che pensa di essere tanto meglio (pur essendo sempre stata regolarmente punita alle urne quando si è presentata)? Sia chiaro che quando ci sarà una Città Comune, non sarà certo né per merito di queste persone, né per dare spazio a questo modo di fare politica. Competenza e serietà richiedono ben altre capacità, ben altri toni.
In questi anni, gli amministratori che Volpato attacca hanno mantenuto alti i livelli dei servizi ai cittadini, hanno avviato progetti importanti e se oggi i tre comuni di Monfalcone, Ronchi e Staranzano costituiscono un importante centro economico e infrastrutturale è perché anno dopo anno qui si è costruito e si è guardato avanti: Volpato propone invece una politica di mera denuncia urlata e stravagante che è quanto di più lontano esista da ciò che veramente fa crescere una comunità!
Hanno, infine, mantenuto un ruolo guida nell’Isontino, e da quelle amministrazioni, che sono state vere palestre di politica, sono uscite decine di giovani e capaci amministratori che sono stati regolarmente premiati alle urne.
Esprimo la mia piena solidarietà ai sindaci Silvia Altra, Roberto Fontanot e Riccardo Marchesan per questo ignobile attacco.
Marco Rossi