Enti locali: Moretti, 1.300 firme per rivendicare tutela isontino

Enti locali: Moretti, 1.300 firme per rivendicare tutela isontino

Consegnata petizione a Zanin. «Ora vedremo capacità di ascolto del cdx»

 

 

UDINE 04.06.19. «Dagli spezzatini o dalle annessioni annunciate sulla riforma degli enti locali, dopo quanto accaduto sulla Sanità, da Fedriga e dal centrodestra solo umiliazioni per il territorio isontino. Ora, sulla prossima, annunciata ma non ancora formalizzata, riforma delle autonomie locali, si dia ascolto vero alla voce di ben 1.300 persone che hanno sottoscritto la petizione per la tutela dell’Isontino». A dirlo è il consigliere regionale e segretario del Pd isontino Diego Moretti che oggi, insieme al presidente dell’assemblea provinciale del Pd di Gorizia Alessandro Zanella, ha consegnato al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, una petizione con circa 1.300 firme per la tutela, la valorizzazione e l’unità del territorio isontino.

«Finora, dagli atteggiamenti e dalle dichiarazioni di intenti della Giunta e del centrodestra, non c’è stato nulla di positivo per il territorio isontino: passate le elezioni amministrative (tanto per non scontentare nessuno), come garantito dal centrodestra, la riforma degli enti locali dovrebbe arrivare nell’agenda dei lavori del Consiglio. Vedremo di quale ascolto sarà capace la maggioranza regionale e di come darà seguito o meno alle istanze espresse da un intero territorio». Infatti, come ha ricordato anche Zanella (primo firmatario della petizione), «questa è un’azione politica dove il Pd inizialmente ha avuto un ruolo propulsivo, per poi svilupparsi in maniera pressoché trasversale, esprimendo una volontà di tutto il territorio». I contenuti della petizione sono infatti presenti nelle singole mozioni votate dai 25 Consigli comunali dell’isontino in questi ultimi mesi: «speriamo che questo sia tenuto in considerazione dalla Giunta regionale e da tutto il centrodestra, trattandosi della volontà di un intero territorio espressa attraverso i massimi organi elettivi locali» ha sottolineato Moretti.

La petizione, chiede al presidente della Regione e a quello del Consiglio di:

intraprendere tutte le iniziative possibili atte a valorizzare e a tutelare i confini territoriali isontini, nonché il patrimonio e le identità espresse all’interno di quest’area dall’insieme dei suoi comuni;

Promuovere ogni iniziativa mirata a tutelare l’autonomia politica e amministrativa dell’Isontino;

Coinvolgere, nel processo di nuova identificazione dell’autonomia isontina, tutte le amministrazioni comunali dell’area isontina attraverso un approccio che parta dal basso e consideri le specificità economiche, linguistiche e amministrative dell’area interessata.

«Nel limbo 188 vincitori di concorso per oss» Il Pd interroga la giunta

«Nel limbo 188 vincitori di concorso per oss» Il Pd interroga la giunta

«In un momento di forte incertezza per il personale della sanità, 188 vincitori del concorso per operatori socio sanitari sono stati abbandonati nel limbo, ancora in attesa dell’assunzione». A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti, che per fare chiarezza sui futuri esiti del bando indetto dall’Egas a fine 2017 per assegnare 188 posti di operatore socio sanitario agli enti e aziende del servizio sanitario regionale, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga e all’assessore alla Salute Riccardo Riccardi. I 188 posti, spiega Moretti, «hanno già una destinazione definita: 55 per l’Asuiud, 50 per l’Aas 2, 45 per l’Aas 5, 22 per l’Asuits, 7 per l’Aas 3, 6 per l’Irccs Cro di Aviano e 3 per l’Irccs Burlo Garofolo di Trieste». «Per ora, l’unica cosa che emerge è che a causa della norma che impone alle Aziende sanitarie di ridurre dell’1,4 per cento il costo del personale, le singole Aziende sembra abbiano di fatto “congelato” tali assunzioni, attendendo disposizioni e valutazioni dall’assessorato». Va ricordato, continua Moretti, «che questi fabbisogni di personale sono stati a suo tempo segnalati dagli stessi enti come necessari al mantenimento dei servizi essenziali. Su queste assunzioni si erano dunque create legittime aspettative, considerato che mai fino a questi giorni c’era stato sentore di un “blocco”. Ora attendiamo dunque che Riccardi e Fedriga ci dicano con quali tempistiche potranno essere assunti i 188 vincitori del concorso».

Costituita la nuova segreteria provinciale unitaria

In occasione dell’Assemblea provinciale del PD isontino riunitasi a Gradisca d’Isonzo il 31 luglio 2017, è stata costituita su comunicazione del segretario provinciale Marco Rossi una nuova Segreteria provinciale incaricata di traghettare il partito verso il congresso previsto ad ottobre. Una segreteria “istituzionale” e che vede l’unitaria partecipazione delle tre mozioni congressuali:

Presidente dell’Assemblea provinciale: RICCARDO CATTARINI
Parlamentari: on. GIORGIO BRANDOLIN, sen. LAURA FASIOLO, sen. ALESSANDRO MARAN
Consiglieri regionali: SARA VITO, DIEGO MORETTI
Amministratori locali: DAVIDE FURLAN (sindaco di Romans), LINDA TOMASINSIG (sindaco di Gradisca), MARCO ZANOLLA (capogruppo PD a Gradisca) come Responsabile organizzazione, RICCARDO MARCHESAN (sindaco di Staranzano), SERENA FRANCOVIG (assessore a Staranzano), CLAUDIO FRATTA (sindaco di S. Canzian), SILVIA CARUSO (assessore a S. Canzian)
Segretari di Monfalcone (MARCO GHINELLI) e Gorizia (FRANCO PERAZZA)
Tesoriere provinciale: GIULIA NOGHEROTTO
La segreteria sarà inoltre integrata da un rappresentante della componente slovena.

L’Assemblea ha inoltre approvato il bilancio consuntivo 2016 del PD provinciale e lo schema di previsionale.

Primarie. Rossi: «Faccio appello alla partecipazione»

Primarie. Rossi: «Faccio appello alla partecipazione»

Primarie PD, 22 i seggi nell’Isontino
Rossi: «Grande sforzo organizzativo, faccio appello agli elettori del centrosinistra: venite in tanti perché le Primarie sono una festa della democrazia e della partecipazione»

Un grande sforzo organizzativo per allestire ben 22 seggi nei 25 comuni isontini, con decine di volontari che saranno coinvolti per consentire al popolo del centrosinistra di affluire e partecipare all’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico, che si svolgerà con le Primarie di questa domenica. «Le primarie sono una grande festa della partecipazione dal basso e della democrazia: invito gli elettori del centrosinistra a venire in gran numero ai seggi di domenica», è l’appello del Segretario provinciale del Partito Democratico, Marco Rossi. «Le Primarie non sono un semplice rito: il PD è l’unico partito che fa consente una partecipazione così ampia alla propria base, e a chi si sente deluso o arrabbiato, dico “partecipa”, perché domenica sarà l’occasione per esprimersi democraticamente, incontrare faccia a faccia i nostri militanti, i segretari di circolo e gli amministratori locali, molti dei quali saranno proprio lì ai seggi per l’intera giornata, a raccogliere anche le impressioni, i suggerimenti, anche le lamentele degli italiani che, mi auguro, vengano numerosi a votare». Come commentare la campagna congressuale? «Nel nostro territorio nessuna divisione – assicura Rossi -, è stata una campagna corretta, fatta dagli esponenti delle mozioni congressuali parlando con le persone. Certo, penso che molti elettori si saranno fatti una propria idea soprattutto seguendo il dibattito sulla stampa o sulla tv o internet: trattandosi di un congresso nazionale è normale che sia così, ma la fase delle assemblee fra gli iscritti, svolta nel mese di marzo, ci ha consentito di dibattere anche su questioni più locali e raccogliere utili suggerimenti dalla “base”, confido che sia così anche domenica».
Per votare, ogni elettrice ed elettori sarà tenuto ad esibire un documento di riconoscimento e la propria tessera elettorale e a devolvere un contributo di due euro per le spese organizzative (gli iscritti al PD sono esentati dal versamento della quota). Si vota tracciando un segno su una delle liste di candidati all’Assemblea nazionale. Oltre che il Segretario nazionale, si parteciperà infatti anche all’elezione del “parlamentone” del PD, composto da più di mille delegati di tutta Italia. Nell’Isontino, la lista per l’Assemblea nazionale è comune alla provincia di Trieste ed è composta da 7 candidati per ciascun candidato alla Segreteria nazionale, con la presenza più o meno a metà di esponenti isontini e triestini. Per il ministro della giustizia Andrea Orlando troviamo al secondo posto proprio il segretario provinciale Marco Rossi, il deputato Giorgio Brandolin, la segretaria del PD monfalconese Lucia Giurissa, e la ronchese Flavia Iacchini; in lista per Orlando anche un esponente della minoranza slovena, Valentina Repini. A guidare la lista di Michele Emiliano è l’assessore di Staranzano, Serena Francovig, e c’è in lista anche Livio Taverna di Medea e Monica Ravalico di Monfalcone. La lista di Matteo Renzi è guidata dalla segretaria regionale Antonella Grim, con Renzi anche il consigliere regionale Diego Moretti, Sabrina Fontana di Fogliano e il goriziano Marco Della Gaspera.
Tutti i seggi saranno aperti dalle 8.00 alle 20.00, tranne in tre casi. A Doberdò e Savogna si voterà solo al mattino dalle 8 alle 13, mentre a San Floriano dalle 15 alle 20. Seggi in tutti i comuni tranne Dolegna (i cui elettori potranno recarsi a Cormòns), Mariano (voteranno a Gradisca) e Moraro (potranno votare a Capriva).

Tutte le informazioni sulle Primarie sul sito nazionale www.primariepd2017.it o su quello provinciale alla pagina appositamente dedicata: clicca qui.

Terrorismo. Dal PD plauso a forze dell’ordine e attacco al leghista Fedriga

TERRORISMO: GRIM E ROSSI (PD); FEDRIGA IMPARI CHE TUTELA DEL TERRITOIO SI GARANTISCE CON LAVORO QUOTIDIANO, NON SI DECLAMA A VUOTO

Dopo l’espulsione di 5 presunti terroristi di origine macedone, residenti a Ronchi dei Legionari, deliberata dal ministro dell’interno Alfano, i vertici del PD confermano fiducia al buon lavoro delle forze dell’ordine e attaccano l’esponente leghista Fedriga: “Fedriga stia tranquillo: in Italia ciò da cui siamo meno protetti sono i politici come lui, pronti a seminare panico per fame di voti”. Lo affermano la segretaria regionale del Pd Antonella Grim e il segretario del Pd isontino, Marco Rossi, commentando l’attacco di Fedriga al Governo dopo l’espulsione di cinque cittadini macedoni residenti a Ronchi dei Legionari. Secondo Grim e Rossi “il leghista Fedriga, che oggi si riempie la bocca di critiche all’Esecutivo, dimentica che il suo partito, la Lega, quando era al governo ha tagliato con l’accetta le risorse e i mezzi alle forze dell’ordine. E’ il Governo Renzi che ha ripristinato quelle risorse ed è anche per questo – continuano – che gli organi di polizia, assieme alla magistratura, riescono a svolgere un ruolo di monitoraggio eccellente. E’ proprio perché i controlli sono efficaci e il nostro Stato è sano e funziona – aggiungono – che vengono individuati e colpiti terroristi o individui legati a simili realtà”. “Fedriga abbia più rispetto delle Istituzioni e delle forze dell’ordine, che garantiscono la sicurezza di tutti noi, lui compreso. La tutela del territorio e delle persone – concludono Grim e Rossi – si garantisce con il lavoro quotidiano, non si declama a vuoto”.

Rossi: “Dare risposte adeguate per salvare UE”

Rossi: “Dare risposte adeguate per salvare UE”

DOPO LA BREXIT – Rossi (PD): “Bisogna trovare adeguate risposte per salvare l’Unione Europea, ridare un futuro ai più giovani e una speranza ai più deboli e impoveriti”
da “Gorizia Europa”, luglio 2016

di Marco Rossi, segretario provinciale del PD
La vittoria del “leave” nel referendum britannico sull’uscita dall’Unione europea è una sconfitta per chi crede nel sogno di un’Europa unita, senza più confini tracciati sulle mappe dalla storia. Ma un’Europa senza
confini, dove ogni cittadino possa spostarsi liberamente, scegliere dove vivere e coltivare le sue aspirazioni dove crede, senza confini valutari, senza controlli alle frontiere, senza ostacoli al commercio, dove giovani, turisti, universitari possano liberamente spostarsi e sentirsi ancora a casa propria: questo sogno dobbiamo continuare a perseguirlo. Con maggiore forza e decisione. Nella vittoria del No – nelle semplicistiche analisi che, spesso anche in Italia, vedono nell’uscita dalla moneta unica e dall’Unione la soluzione a tutti i mali -, si è però catalizzato un malessere sociale causato anche e soprattutto dalla mancanza di adeguate risposte all’impoverimento del ceto medio, alla precarietà lavorativa dei più giovani, all’insicurezza dei più soli e di quanti sono più in difficoltà. A tali risposte chi, come noi Democratici, è autenticamente europeista,
deve trovare adeguate risposte. E’ solo per questa via che salveremo l’Unione europea, daremo un futuro ai più giovani e una speranza ai più deboli e impoveriti. Servono un’Italia e un’Europa più attente alla riduzione delle disuguaglianze, alla redistribuzione del reddito, ai diritti del cittadino, alla promozione della salute, dell’inclusione sociale, dei diritti civili e delle libertà individuali, del merito e delle opportunità. E queste priorità devono venire prima – molto prima – degli interessi dei mercati finanziari, delle oligarchie, dei piccoli e grandi centri di potere contro i quali i Democratici devono lottare per far vincere un’idea diversa di democrazia.
Credo che da questa riflessione possa ripartire sia l’Europa che il Partito Democratico. Ritengo significativo riportare un breve passaggio dal Manifesto dei Valori del Partito Democratico approvato il 16 febbraio 2008:

La costruzione dell’unità dell’Europa, il più straordinario progetto politico che ereditiamo dal Novecento, è il contesto più favorevole per affermare un nuovo umanesimo. Noi europei abbiamo una storia che, anche attraverso i suoi errori e i suoi drammi, ha elaborato culture, valori e idee che oggi permettono di definire e perseguire obiettivi fondamentali per il mondo intero: gestire in modo democratico ed efficace i processi di globalizzazione; liberalizzare i mercati e, nello stesso tempo,diminuire le disparità economiche fra nazioni, regioni e ceti sociali; edificare un solido progetto di libertà e di giustizia; dare concretezza alla prospettiva
di uno sviluppo sostenibile. L’Europa ha abbattuto le barriere che separavano popoli diversi, riunendoli intorno a regole comuni e a istituzioni condivise, e trasformando le vecchie frontiere in luoghi di scambio, di incontro, di cooperazione. L’Europa rappresenta, sul piano internazionale, un modello di identità nella diversità che il Partito Democratico intende realizzare al suo interno e auspica di promuovere nell’intero Paese. Ci ricorda che l’autentica vocazione dell’Italia è essere luogo di mediazione, di dialogo, di incontro tra diverse civiltà in Europa e nel Mediterraneo. Il processo di unificazione europeo è ancora frenato dalle forti resistenze degli egoismi nazionalistici, che il Partito Democratico vuole contrastare per realizzare una compiuta integrazione politica e democratica: tale processo va accelerato, rafforzando la legittimazione e le basi democratiche dell’Unione. Il Partito Democratico intende contribuire a costruire e consolidare, in Europa e nel mondo,un ampio campo riformista, europeista e di centrosinistra, operando in un rapporto organico con le principali forze socialiste, democratiche e progressiste e promuovendone l’azione comune.