Il segretario provinciale del Pd isontino, Marco Rossi, stigmatizza l’iniziativa del senatore Russo: «Questa logica vuole spaccare la Regione in due e passare sopra ai territori. Ma non ci riusciranno »
L’iniziativa del senatore Russo è assolutamente personale e antitetica ai disegni dei territori e direi anche rispetto alle strategie della Regione. Lo manda a dire il segretario provinciale del Partito Democratico isontino, Marco Rossi, che stigmatizza l’assoluta mancanza di condivisione nell’iniziativa annunciata sulla stampa: «Prima di fare blitz parlamentari, i senatori Russo e Sonego dovrebbero avere la decenza di confrontarsi per sapere, per lo meno, quali strategie stanno sviluppando i soggetti interessati rispetto, ad esempio, all’autoporto di Gorizia, all’interporto di Cervignano e ai porti di Monfalcone e San Giorgio. Qui c’è evidentemente qualcuno che vuole “mettere le mani” sui territori che hanno più da dire in termini di infrastrutture e logistica, l’Isontino e la Bassa friulana, componenti fondamentali di un Porto-Regione che dev’essere ragione di unità, non di manovrine d’interesse».
Rossi denuncia anche la logica sottesa a questa iniziativa: «A questi campioni del blitz parlamentare voglio dire chiaramente che se dietro questa logica c’è il disegno di spaccare la Regione e spartirsela fra Trieste e Udine, non ci riusciranno».
«La logica di spartizione rischia di mettere a rischio a lungo andare l’unità del territorio regionale che è la nostra unica e vera forza oggi».
Rispetto a questo disegno, in perfetta sintonia con il Rilancimpresa il segretario Pd rilancia l’idea di una piattaforma che riunendo i tre consorzi industriali di Monfalcone, Gorizia e Aussa-Corno, metta a sistema anche l’autoporto di Gorizia, l’interporto di Cervignano e il porto di Monfalcone, punto di vista che trova invece consensi tra le amministrazioni e i territori interessati pur nella complessità della governance che ciò presuppone.