“Appare quanto meno singolare che la lista dei Cittadini attacchi il Partito Democratico sostenendo che il nostro Partito sia contrario a consultare i cittadini, tenuto conto che chi fa queste dichiarazioni, Bergamin, ha ricevuto dal sottoscritto all’indomani dell’assemblea provinciale del Partito Democratico, il massimo organo deliberativo interno al Pd locale, un documento che esplicitamente ipotizza l’avvio di percorsi di fusione fra i Comuni. Evidentemente, però, lo sport del criticare altri per avere un po’ di visibilità personale è diffuso, e ciò testimonia di quanti stiano strumentalizzando il tema delle fusioni, forse perché il prossimo anno si vota”.
“Ora sia chiaro che il Partito Democratico non si fa tirare per la giacca da nessuno, non ne ha bisogno e i risultati elettorali stanno lì a dimostrarlo”.
“Il compito di un partito di governo è proporre una prospettiva politica e stimolare le amministrazioni a perseguirla: i cittadini ci votano per questo, non per dibattere sui giornali. Che ci siano più opinioni sui tempi e le modalità di potenziali fusioni, e sull’approdo delle stesse, all’interno del Partito Democratico, è noto: e testimonia che, a differenza di altre forze politiche, il PD sul tema si interroga davvero, ma non per mero calcolo elettorale – come molti stanno facendo – ma per riflettere su quale sia l’assetto amministrativo migliore per i cittadini.Preoccupazione che, mi pare, sia più che lecita. Ma che – ci tengo a precisarlo – non significa certo che siamo pregiudizialmente ostili all’una o all’altra iniziativa promossa da movimenti della società civile: iniziative che sono sempre benvenute”.
“I circoli territoriali del Pd, liberamente, valuteranno come comportarsi rispetto alla raccolta firme in un’assemblea congiunta che si terrà a breve. Ma questa è un’altra storia, e forse minori strumentalizzazioni aiuterebbero i militanti democratici a scegliere con maggiore serenità”.