Un impegno in cinque punti da portare avanti per i prossimi anni, concentrato sulla semplificazione, la creazione di
un ministero che prenda in carico il ”cibo”, la conclusione del percorso legislativo sui reati in materia agricola: è stato firmato giovedì 22 febbraio da me e Coldiretti di Gorizia nel corso del colloquio su quanto è stato fatto e quanto rimane ancora da fare.
(il documento lo trovate qui: https://www.coldiretti.it/wp-c
Grazie alla competenza e passione del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, nel corso di questa legislatura è stato fatto moltissimo, ricordiamo solo l’eliminazione dell’Imu agricola e l’Irap. Si è poi puntato sulla qualità e il made in Italy, e c’è stato il volano dell’Expo.
Ci sono però ancora punti sui quali fare attenzione, come gli accordi in stile Ceta in discussione nei prossimi mesi. La globalizzazione funziona se viene governata specie in un settore in movimento come quello agricolo, che ha visto negli ultimi anni un aumento importante di giovani imprenditori.
Abbiamo quindi verificato i progetti locali, tra i quali grande importanza è stata data all’ipotesi di un progetto per la gestione del flusso dell’Isonzo – da realizzare con la massima attenzione alle questioni ambientali – sul quale si potrà agire a livello nazionale per il reperimento di fondi.