Commenta i risultati elettorali anche la senatrice Laura Fasiolo: «E’ innegabile che il centrodestra unito ha ottenuto un risultato a livello nazionale nettamente superiore rispetto ai partiti del centrosinistra. E’ bene sottolineare un elemento di fondo, la migliore propensione all’unità del centrodestra che, alla luce dei risultati, sarà il leitmotiv che accompagnerà i prossimi appuntamenti elettorali, almeno per quanto concerne i contesti di elezione diretta. Sì, perché non va dimenticato che insuccessi, come quello del M5S che si deve accontentare di centri “minori”, potrebbero non ripetersi in sede di elezioni politiche che, anzi, rischiano di consolidare un multipolarismo (e quindi un’ instabilità politica cronica) con maggioranze diverse tra Camera e Senato, dopo il fallimento del referendum del 4 dicembre scorso. In molte realtà il centrosinistra si è presentato diviso, a volte polverizzato, seppure con simboli di grande richiamo e appello all’unità della sinistra italiana, salvo poi, nei fatti, rappresentare uno spezzatino molto eterogeneo nei contenuti e nelle proposte; in molte realtà, soprattutto se piccole, i partiti si sono sacrificati a un civismo “spinto”, modificati in liste civiche, confidando in un miglior successo elettorale che, alla fine, non sempre è arrivato».
«Ha detto bene Ceccanti in questi giorni a proposito della centralità della tenuta dell’unità del centrodestra sulle future elezioni politiche: “Le elezioni politiche saranno contrassegnate da chi vuole aderire all’Unione Europea rafforzata, a cui ci stanno conducendo Merkel e Macron, e su cui Lega e Forza Italia hanno posizioni non compatibili tra di loro. La coalizione che ha vinto ieri non è riproducibile sul piano nazionale, esattamente come non lo è la coalizione del Pd con tutti i pezzi di sinistra alla sua sinistra, perché anche quella non è omogenea rispetto al tema con cui si decideranno le elezioni politiche che è quello del vincolo europeo”. Il prof. Flavio Felice, dal canto suo, ha affermato: “Si potrebbe persino pensare che il Centrodestra sia interessato a forzare verso il maggioritario, ma sarebbe un tentativo maldestro perché dopo sarebbe sotto schiaffo della Lega. Quindi Berlusconi, che sicuramente è intelligente, in questo caso punterà su un sistema proporzionale. E poi se la giocano nel nuovo Parlamento sulla base del peso che ciascun partito porta con sé”».
«Vengo a me: scenari possibilissimi, tuttavia la stabilità e l’interesse dell’Italia sono altra cosa dalle strategie tampone per mandare avanti un Paese in forte deficit di riforme».