Franco Perazza
Salviamo insieme la sanità pubblica
Franco Perazza
Monfalcone: Vito (Pd), Cisint convochi tavolo e dialoghi
“La sindaca Cisint convochi al più presto i rappresentanti della comunità islamica di Monfalcone. Apra urgentemente un tavolo di confronto e dialogo per costruire una soluzione condivisa, che risponda alla necessità di riunirsi in un luogo consono alla preghiera, nel pieno rispetto di diritti costituzionali, leggi nazionali e norme locali. La contrapposizione frontale crea tensione e non risolve nulla”. Lo chiede la segretaria del Pd provinciale di Gorizia Sara Vito, in vista del corteo della comunità musulmana.
“Non ha precedenti – evidenzia la segretaria dem – l’atteggiamento ostile dell’Amministrazione Cisint contro un’intera comunità di migliaia di lavoratori. E’ legittima la richiesta dei musulmani di esercitare il diritto di culto tutelato dalla Costituzione italiana, è giusto che le preghiere si svolgano in luoghi a ciò dedicati e non improvvisati, è dovere del sindaco Cisint fare tutto il possibile perché diritti e doveri siano rispettati. Invece lei ha preso l’ascia e ha spaccato Monfalcone”.
“Serve meno propaganda elettorale e – aggiunge l’esponente del Pd – un radicale cambio di rotta nell’azione amministrativa, avviando finalmente progetti strutturali per fare vera integrazione, per le donne e le nuove generazioni”.
«Sulla partita del dimensionamento scolastico calato dal Governo Meloni, la Giunta Fedriga ha deciso di chinare il capo imponendo una scelta sbagliata, senza nemmeno ascoltare i problemi che insegnanti, studenti e famiglie hanno inutilmente cercato di spiegare». Lo affermano i consiglieri regionali Massimiliano Pozzo, Francesco Russo e Laura Fasiolo (Pd) commentando la delibera con la quale, domani la Giunta darà il via libera al dimensionamento scolastico.
Segui i comunicati del Gruppo PD Regionale sul dimensionamento scolastico
VITO: SQUADRA FORTE E RAPPRESENTATIVA
“Una squadra forte, di donne e uomini, rappresentativa di tutto territorio isontino, con competenze importanti e diverse, maturate da esperienze professionali, amministrative e politiche e, soprattutto, che sarà da subito operativa”. Così la segretaria del Pd provinciale di Gorizia Sara Vito ha presentato la nuova segreteria, ieri sera all’assemblea del partito riunita a Ronchi dei Legionari (Gorizia). Nel corso dei lavori, guidati dal presidente Giorgio Nogherotto, la segretaria ha ringraziato “chi ha dato disponibilità di tempo e voglia di lavorare insieme” annunciando il prossimo avvio di una “Conferenza programmatica isontina che sarà laboratorio di un nuovo pensiero politico, coraggioso e innovativo, in vista delle importanti sfide elettorali che ci attendono”. E’ stato eletto tesoriere Paolo Mezzorana, segretario del circolo del Pd di Fogliano Redipuglia, già tesoriere regionale del Pd Fvg ed ex capogruppo in Consiglio provinciale, avrà anche la delega all’organizzazione. Vito mantiene la delega allo sviluppo sostenibile che, ha spiegato “non è solo ambientale, ma anche sociale ed economico”.
La nuova segreteria provinciale della Federazione Isontina del PD è composta da otto componenti, in equa rappresentatività di donne e uomini. Ne fanno parte: Franco Malaroda, vice segretario con delega ai Circoli, territorio, rete amministratori e tesseramento, è consigliere comunale a San Canzian d’Isonzo e segretario del locale circolo del Pd; Francesca Colombi, delega a istruzione, inclusione e pari opportunità, è assessora all’istruzione e pari opportunità a Gradisca d’Isonzo dal 2014 ed è nella Direzione regionale Pd, lavora in ambito informatico; Michele Tofful, delega a transizione ecologica, mobilità, turismo e agricoltura, imprenditore agricolo apicultore e orticultore biologico, è stato attivista del WWF e di Legambiente; Marco Ghinelli, delega a Economia, lavoro e impresa, già vicesindaco e presidente del Consiglio comunale di Monfalcone, presidente della locale assemblea del circolo Pd, è responsabile d’area per un istituto bancario; Vlasta Jarc, delega a rapporti internazionali e Europa, è vicesindaco di Comune di Doberdò del Lago e vicepresidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito socioassistenziale Carso Isonzo Adriatico, fa parte della Componente slovena del PD, è vicesegretaria comunale; Adriana Fasiolo, delega a sanità e sociale, è segretaria provinciale della FIMMG e componente del direttivo Regionale FIMMG, già consigliera comunale Pd a Gorizia dal 2017 al 2022, medico di medicina generale fino al 2023, già ricercatore del Centro Formazione Medicina Generale; Marco Menato, delega Cultura e Nova Gorica-Gorizia Capitale della Cultura 2025, già direttore della Biblioteca statale isontina di Gorizia e della Biblioteca statale di Trieste, già docente di Bibliografia e Biblioteconomia, è socio di una impresa editoriale.
Nelle foto: la segretaria provinciale Sara Vito e il presidente Giorgio Nogherotto; il minuto di silenzio dell’assemblea per le vittime della guerra in Medio Oriente.
👉 QUI tutti i nomi della segreteria
Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dai media agli opinion leaders in questa giornata manifestano, esprimono, ricordano una delle piaghe più velenose della
nostra società.
Come Partito Democratico siamo e saremo sempre impegnati ad ogni livello perché appunto si tratta di un tema centrale per definire una società giusta e inclusiva. Nelle aule parlamentari, tramite la
conferenza delle democratiche e con le Agorà lavoriamo per destrutturare una narrazione tossica che spesso avvolge la violenza sulle donne in tutti i suoi aspetti, per portare avanti leggi che aiutino a
inquadrare, combattere e debellare questo fenomeno atavico e mai in rallentamento, per caricare gli uomini della responsabilità e del peso di una colpevolizzazione che spesso ricade solo sulle vittime, ma anche e soprattutto per non far sentire nessuna sola, per dire ogni giorno e non solo il 25 ” Sorella, io, noi ti crediamo, e qui troverai sempre qualcuno dalla tua parte”.
Per questo proponiamo a partire dal Nazionale e a tutte le federazioni e i territori di dare seguito all’impegno che è 25 (novembre) tutto l’anno, ossia è sempre il tempo di parlarne, di squadernare il fenomeno in tutti i suoi aspetti, di aprire e aprirci, di rendere le nostre sedi un punto di ascolto e indirizzo fisico, di entrare in relazione con chi ha il sapere per affrontare un problema così delicato come le operatrici dei centri antiviolenza, le attiviste dei movimenti femministi e di tutte le associazioni che lavorano sui mille aspetti di questo grave vulnus per la nostra società. Sono solo piccoli passi ma sono impegni che ci consentono di dire che siamo un partito Unito, donne e uomini, a combattere la violenza. Non solo il 25 novembre, ma appunto tutto l’anno.
per sostenere i candidati Sindaco del PD.
Conversazione con
il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale – ZENO D’AGOSTINO
INTRODUCE E MODERA – DIEGO MORETTI Segretario provinciale del PD
SALUTI – FRANCO PERAZZA Segretario PD Gorizia
SALUTI – MICHELA PERCUZZI Segretario PD Monfalcone
INTERVIENE – LAURA FASIOLO già Senatrice PD
Scarica il documento nazionale
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IL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2020-2021
Quale e come sarà l’avvio per il prossimo anno scolastico 2020_21. Quello del post Covid.
Possiamo definirlo uno tra gli attuali temi di maggiore interesse e dibattito. Non c’è giorno in cui i mezzi di informazione trattino l’argomento. Quasi sempre citando notizie “fuori onda” o idee personali molte volte estemporanee.
E’ di questi giorni “Ripartiamo dalla Scuola” il documento del PD Nazionale e del Forum Conoscenza
Si tratta di una proposta che rappresenta la prima vera e concreta indicazione sulla quale potrebbe poggiare l’organizzazione scolastica per il prossimo anno scolastico. Sintetizza alcuni punti che costituiscono una base di partenza per una discussione che tutti si augurano possa portare ad indicazioni operative in tempi strettissimi.
Nel documento vengono ripresi alcuni concetti che erano già stati enunciati nel corso del meet organizzato dal Pd Provinciale lo scorso 11 giugno 2020 con l’on. Camilla Sgambato (responsabile Scuola PD) ed Elisabetta Nigris (Forum Conoscenza PD). Già in quell’occasione si parlava di organizzazione degli alunni in gruppi di lavoro per evitare i doppi turni e di un coinvolgimento del terzo settore necessario per consentire, un “Patto di comunità” tra Scuola e territorio.
Il piano è il frutto sintetico delle indicazioni, delle proposte e dei pareri emersi nel corso degli incontri sull’argomento organizzati dal PD in tantissime occasioni di confronto e di dibattito tenutesi in questi mesi ed ha come scopo quello di dare una risposta alle aspettative di una parte importante della nostra società: la ripresa delle attività didattiche in presenza.
Il responsabile provinciale scuola – Flavio Gallas
Centro per il rimpatrio a rischio. Covid-19 è arrivato anche qui”
Sindaca Tomasinsig, il Cpr è un’emergenza nell’emergenza?
“Dove c’è promiscuità la situazione si aggrava, è evidente. Ma soprattutto io ho chiesto e chiedo che il livello di sicurezza dal punto di vista sanitario del Cpr sia massimo. E poi va affrontato dal governo il problema delle uscite dal Cpr per decorrenza dei termini, come è accaduto nelle settimane passate, perché anche lì le cose finiscono fuori controllo”.
Ma i rifugiati e i richiedenti asilo non saranno messi in mezzo alla strada, anche se il tempo di permanenza nei centri ad hoc è scaduto.
“Così sembra. Il mio allarme infatti è per il Centro di espulsione degli irregolari, il Cpr, che attualmente ha 45 reclusi e vi lavorano decine di persone”
Cosa è successo esattamente nel Cpr di Gradisca?
“Da dicembre è stato aperto questo Centro per il rimpatrio. Qui peraltro a gennaio è morto un detenuto ed è stata aperta un’inchiesta. Ci sono state rivolte, tentativi di suicidio, atti di autolesionismo. La tensione è alta. E nelle scorse settimane dal carcere di Cremona è stato trasferito un detenuto nigeriano, in attesa appunto dell’espulsione. Stava male. E’ risultato positivo al Covid-19, mi è stato garantito che è stato messo in isolamento. Poi è stato trasferito in ospedale. Ho reso pubblica la vicenda perché non si scherza con la salute di nessuno, sia di chi sta dentro recluso, che dei lavoratori – che vanno e vengono – e della cittadinanza tutta di Gradisca”.
Secondo lei non c’è abbastanza sorveglianza sanitaria?
“La sorveglianza deve essere massima. Il Cpr va monitorato ancora di più dello stesso Cara, ovvero del centro per i rifugiati e richiedenti asilo, limitrofo, dove ci sono 180 migranti. Ma quello che io temo, e su cui sto cercando di richiamare l’attenzione, è: cosa succede ai reclusi se, scaduta la decorrenza dei termini, vengono messi fuori”.
Cosa ha scritto esattamente a Viminale e al ministero della Salute?
“Ho lanciato l’allarme. Il progressivo rilascio per decorrenza dei termini delle persone trattenute, che d’altra parte non possono lasciare il territorio nazionale per la chiusura dei confini, come si gestisce? Vagano e dormono all’addiaccio? Quali sono le loro condizioni di salute? Sono stati in precedenza in quarantena o lo devono essere? O vale anche per loro il non rilascio? Per noi la difficoltà è enorme e non abbiamo neppure le informazioni complete”.
I contagi a Gradisca sono molti?
“Sono dieci su 6.500 abitanti, per fortuna. In generale in Friuli Venezia Giulia l’emergenza coronavirus pur grave, lo è meno che nelle regioni più colpite della Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. I nostri cittadini si sono armati di molto senso civico e rispettano le ordinanze di contenimento”.
Lei ha varato misure particolari?
“No, ho recepito quanto governo e Regione hanno deciso. Onestamente non c’è bisogno di moltiplicare la confusione”.
Gorizia, 2 aprile – L’approvazione all’unanimità del secondo disegno di legge legato all’emergenza Coronavirus, il ddl n. 85, è stato l’ennesimo segnale di collaborazione da parte dei gruppi politici del Consiglio regionale. Pur contenendo anche norme che con l’emergenza non c’entrano nulla (su tutte il prolungamento delle elezioni del 2021 al 2022), il voto favorevole del nostro gruppo al ddl nel suo insieme conferma il senso di responsabilità di fronte ad una situazione emergenziale mai vissuta prima. Peccato che la Giunta e la maggioranza abbiano respinto cinque ordini del giorno (sui sette presentati) che contenevano indicazioni costruttive e collaborative sui temi in discussione. Tra questi, uno conteneva la possibilità di concedere anche alle famiglie con disabili la possibilità di uscire di casa con procedure semplificate (senza certificati medici specifici ma con il solo certificato di disabilità che già contiene la necessità di accompagnamento), ma inspiegabilmente è stato, assieme agli altri, respinto.
Si può uscire – giustamente – per portare il cane a fare i propri bisogni, ma non il resto. Davvero un peccato, un’occasione persa…
Scarica e leggi gli ordini del giorno respinti da Fedriga: